‘Ndrangheta in Germania, 29 in manette grazie all’operazione “Boreas”
E’ stata denominata “Boreas” l’operazione contro la ‘ndrangheta che ha portato all’arresto in Italia di 20 persone, 13 in carcere e sette ai domiciliari. Altri nove arresti, inoltre, sono stati eseguiti in Germania. L’inchiesta, condotta dalle Procure di Catanzaro e di Stoccarda, ha consentito di fare luce sugli illeciti commessi dalle cosche di Cariati e di Cirò Marina. Le investigazioni sono state condotte, ha spiegato il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Salvatore Curcio, “grazie alla collaborazione con la Procura di Stoccarda e con la polizia tedesca. Una collaborazione che risale al 1993, quando ci fu il primo pentito di ‘ndrangheta nel territorio tedesco, Vincenzo Cavallaro, alle dichiarazioni del quale si aggiunsero in seguito quelle di un altro pentito, Rocco Covello. E’ da oltre 30 anni, dunque, che è stata certificata la presenza della ‘ndrangheta in Germania”. Dall’inchiesta “Boreas” sono emerse, in particolare, le estorsioni commesse in Italia e in Germania, “tanto da far pesare su questo specifico reato – ha detto ancoa Curcio – l’aggravante della transazionalità”. Vittime di questo specifico reato erano soprattutto i commercianti calabresi residenti in Germania. “Le cosche, inoltre – ha detto il procuratore aggiunto, Vincenzo Capomolla – si avvalevano della complicità di professionisti che operavano attraverso intestazioni fittizie di beni. Gli stessi clan erano riusciti a controllare le attività economiche di una vasta porzione del territorio tedesco grazie all’uso di ‘teste di legno’ alle quali venivano intestate le imprese, riconducibili in realtà ai componenti delle cosche”.